sabato 22 novembre 2008

Impariamo dalla Campania: BRAVI!

Con molta gioia nel cuore, vo dò l'annucio di una nuova nascita del patrimonio culturale del mondo: una nascita che (purtroppo) ancora aspettiamo per la Regione Piemonte, e che invece, come sempre, la regione Campania ha anticipato, dimostrando interesse, amore e cura per la propria lingua.

Con molta gioia nel cuore, vo dò l'annucio di una nuova nascita del patrimonio culturale del mondo: una nascita che (purtroppo) ancora aspettiamo per la Regione Piemonte, e che invece, come sempre, la regione Campania ha anticipato, dimostrando interesse, amore e cura per la propria lingua.

Il napoletano è ufficialmente lingua

ella seduta del 14 ottobre 2008, il Consiglio regionale della
Campania ha approvato il disegno di legge d'iniziativa provinciale,
rubricato "Tutela e valorizzazione della lingua napoletana": il
napoletano è, dunque, ufficialmente lingua. Della presentazione del
d.d.l., il cui testo il Consiglio provinciale aveva licenziato nella
seduta del 22 marzo 2006, questa testata diede già notizia, nel numero
del 24 marzo successivo, e, del resto, non poteva mancare una
considerazione siffatta, per un'espressione idiomatica caratterizzata,
da un lato, da peculiarità grammaticali e sintattiche e, dall'altro,
da un proprio patrimonio letterario, che affonda le radici,
addirittura, nel secolo XV.
A supporto dell'esame del d.d.l. si sono svolti, nel frattempo,
convegni sui germanismi, sugl'ispanismi e sui francesismi nella lingua
napoletana, curati dal gruppo di studio che, coordinato dal
consigliere provinciale Luigi Rispoli e dal giornalista Umberto
Franzese, vede la partecipazione, insieme con chi scrive queste righe,
di personalità di spicco del panorama culturale napoletano, fra le
quali, Francesco d'Episcopo (nella foto), Renato de Falco, Carlo
Iandolo, don Matteo Coppola, Franco Lista, Ettore Capuano.

Al danno, dunque, arrecato al patrimonio linguistico dei napoletani
dalla repressione dei localismi, introdotta dall'Unità nazionale,
danno che non era riuscito a riparare il Parlamento, presso il quale
era naufragato il d.d.l. presentato dai parlamentari Sergio Cola e
Vincenzo M. Siniscalchi, ha dato, finalmente, rimedio la Regione
Campania. Resta da attendere, ora, la concreta attuazione della
disciplina dettata dal parlamentino regionale, sia attraverso la
redazione d'un regolamento d'esecuzione, sia attraverso la creazione
d'appositi organismi, ai quali dovrà essere demandata l'effettiva
tutela della lingua napoletana, da realizzarsi, secondo i principi
introdotti dal provvedimento normativo, lungo i due canali paralleli
della "codificazione" dell'espressione idiomatica e dell'"educazione
all'uso", sia parlato, che scritto, della stessa. Finalmente, «mo'
putimmo parlà'».
Sergio Zazzera il - Brigante

Il piemontese, lingua di stato, vecchia dal 1100 di una letteratura poesia e musica più antica e strutturate di ogn lingia regionale d'italia, soffre ancora l'abbandono dei responsabili della cultura. Pazienza, come sempre...sapremo aspettare...
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mercoledì 19 novembre 2008

I laureati? Vanno a zappare

Da LA STAMPA , del 19/11/2008 (7:28) - TENDENZE
Davide Silvestri l'infermiere che si dedicherà alle api

Boom degli "under 40" che vogliono cambiare vita e si danno all'agricoltura
ANDREA ROSSI
Perché un commercialista con uno studio ben avviato, o un esperto d'informatica, dovrebbe mollare tutto per mettersi a fare l'agricoltore? Difficile dirlo, ma é quel che sta succedendo in mezza Italia. La terra sta tornando di moda. Sarà colpa della crisi, che ha fatto riscoprire il gusto dell'economia reale, ma i bandi regionali per ottenere i finanziamenti destinati ai giovani che vogliono aprire un'attività agricola sono stati presi d'assalto. Il caso più eclatante, forse, é il Piemonte: 1700 richieste, alla scadenza dei termini saranno duemila. I 30 milioni di euro stanziati potrebbero non bastare.
�C'é fermento - conferma il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia -. Ricevo decine di mail, ragazzi che mi chiedono come iniziare un'attività agricola. Questa é una rivoluzione: il mondo crolla sotto il macigno dell'economia virtuale e i giovani tornano a quella reale".

Gli agricoltori non si fanno troppe illusioni. In fondo questa é una toppa in un settore che perde il 5 per cento della sua forza lavoro ogni anno, dove il 55 per cento degli addetti ha più di 60 anni e spesso (60-70 per cento dei casi) non ha figli o nipoti che ne raccoglieranno l'eredità. Il fenomeno, però, resta, e somiglia tanto a un'inversione di tendenza. "Voglio andare a vivere in campagna", l'inno alla crisi esistenziale cantato da Toto Cutugno, oggi sembra più vero che mai. La terra fa tendenza, anche se qui non ci sono romantici, ma giovani quasi sempre laureati, con progetti in cui si parla di business plan, tecnologie e macchinari sofisticati. Altro che sognatori: chi prende i finanziamenti e poi fallisce dovrà restituire i soldi.

Il commercialista: "Basta bilanci, pianterò ulivi"
Ha un papà con uno studio ben avviato. Di fronte a sé avrebbe un futuro certo, un'attivita solida, poco a che spartire con i patemi di tanti suoi coetanei. Invece Marco Giachino, 32 anni, "quasi commercialista" torinese, ha deciso di mollare tutto. Ha impiegato mesi per trovare il terreno giusto. "Pianterò mille ulivi, sarò un produttore di olio extravergine. Ci credo: allìinizio mi divideò tra lo studio di mio padre e le coltivazioni, ma se tutto fila liscio mi tolgo la cravatta, infilo gli scarponi e mi trasferisco in collina insieme con la mia compagna". Il perché é presto detto: é una scelta rischiosa, ma voglio un'altra vita, lontana dall'ufficio, dalla città, dal cellulare che squilla in continuazione e dall'appartamento di 36 metri quadrati in cui sono costretto a vivere.

L'infermiere: "Lascio la clinica, ho scelto le api"
Per vent'anni ha fatto l'infermiere. "Avevo 16 anni. Avevo appena finito il biennio di Agraria, alle superiori, quando decisi di iscrivermi alla scuola per infermieri". Ha lavorato in ospedali, cliniche, case di cura e hospice. Adesso, a 38 anni, Davide Silvestro vuole mettersi a piantare alberi. "Avevo bisogno di cambiare, dopo aver lavorato per così tanto tempo nello stesso settore". Il suo sogno si chiama piante officinali. "Il levistico, ad esempio, che viene distillato e serve a produrre aromatizzanti per l'industria alimentare; oppure il sedano di monte". Si é già messo al lavoro: sta cercando una rete di aziende interessate a cavallo tra Piemonte, Liguria e Costa Azzurra. E sta lavorando anche al suo secondo progetto: "Voglio fare l'apicoltore".

La studentessa: "Preferisco allevare cavalli"
Carlotta Cometto, professione amazzone - e soprattutto studentessa universitaria a Veterinaria - ha una passione sfrenata per i cavalli, tanto che pensa di dedicarci la vita. "Ho 25 anni: da quando sono piccola vado a cavallo, da qualche anno partecipo alle gare nazionali e internazionali di equitazione. Ne ho appena fatto uno e sono arrivata terza su 60 partenti, e prima tra gli italiani". Dall'equitazione all'allevamento il passo é breve, e così Carlotta si é messa in corsa per ottenere il finanziamento: "Voglio far nascere i futuri campioni nel salto a ostacoli. Parto con una decina di cavalli, però mi serve una struttura adeguata che possa ripararli d'inverno e quando piove".

L'informatico: "Depuro l'acqua, piantando canne"
La laurea: Informatica. La professione: imprenditore, titolare di una società di consulenza informatica. Il futuro? Fitodepurazione, tutta un'altra storia. A 36 anni Alberto Defilippi sceglierò una sorta di palude e pianterò una selva di arbusti trasformandola in un canneto. La sua famiglia lo seguirà. Perché? "In Francia é un sistema molto utilizzato: dove non esistono le fognature viene usato questo sistema, un depuratore delle acque reflue". Insomma, l'idea é innovativa: far passare l'acqua - dopo un trattamento - in questo substrato di terreno per purificarla. Procedimento complicato, infatti Alberto Defilippi ha studiato: "Mi sono dovuto informare. Sono stato in Veneto, ho seguito corsi specifici".

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A new little calf is born in september

Mantenere e crescere una stalla... Ogni giorno di nascita é gioia, senza pensare troppo al futuro di questi amici animali che sono venuti a vivere con noi, per noi, e che ringraziamo ogni giorno. Mercedes ha partorito un vilellino maschio. Mercedes é la figlia di Dora. Entrambe sono nate a Scaparone nellanostgra stalla, dal 2001 !.Ecco il video del piccolo nato.

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MOA GHE ! non sta me tocà...

soporta nen tant ël toch...


dimenticavo, qui' si vedono piu' elefanti che gatti.
nelle foto, due che non vogliono farsi fotografare, e il regalo che ci hanno fatto per farcelo capire......una cagata !!!!!
ciao
allego foto dal mio amico Valter che adesso é nella nostra Africa...
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2 Giornata in montagna/2

A la fin de l'après midi, François et Lucie nous donnent epreuve de leur art; a l'han taca a sonéne un-a ëd le sue, a sua manera. adess i preuv a taché 'l video..
Ambelessi i podeve voghe sò video da soj (musica dij Sinto 'd la Romania) ..http://www.youtube.com/watch?v=2A6vYTitMzc Leggi il resto del articolo......

martedì 18 novembre 2008

Una giornata in montagna / one day on the moutains

We are travelling in the Cuneo's mauntains, with a strange couple ( Kristina and Helmut Spanner), try to find a restaurant. We are with Carolina and Umberto. In the afternnom nous avons cherché de rejoindre la carovane de Steo, qui etait campé des cotés de Dronero, along the river...
Some pictures and a videos...








Helmut il guardone che sta facenda pranzo...



City ff Savigliano. piazza Santarosa


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Tut lòn cha l'ha n'ancamin a l'ha na fin...

E così ricomincia da zero questa pagina di Blog, dopo 4 anni di riscritture e riensamenti su cosa e quanto pubblicare della nostra vita, dei nostri sogni, su questa finestra aperta.
Adesso farò una raccolta di testi e foto e memorie finite sulle news delsito, che vorrei sgravare un poco.
TACA! Leggi il resto del articolo......