Era l'estate 1993, la foresta tropicale sgocciolava dalle sue foglie-casa per me ogni giorno stille di vita vera
Le migliaia di genti africane con le quali vivevo, mi davano l'illusione e la speranza di un futuro meraviglioso, che avremo costruito con il coraggio e la nostra buona volontà. Pieni come sono, loro! di speranze, di gioia, e di quella bellissima capacità ( che ho voluto assumere) di saper cantare e ballare in qualsiasi pertugio di questo mondo manifesto,
Ogni matttina, con grande fatica dei miei venti e pochissimi anni, mi svegliavo felice di aver avuto sogni da costruire. ----------------
e ringrazio ancora l'Universo per avermene concessi altri, sempre più entusiasmanti, e , via via con l'avanzare dell'età, sempre più "consistenti"
E Jovanotti era quello che io non avrei potuto essere, ....
entrambe però avevamo Sogni da regalare
Grazie Jovanotti per la canzone che più amo del tuo mondo ragazzino.